Imparare la matematica divertendosi è possibile all’IC Amaldi! Ne abbiamo avuto una forte testimonianza venerdì 24 maggio negli accoglienti locali della Scuola Primaria Giana Anguissola di Pontenure ed il venerdì precedente nella nuovissima sede centrale di Roveleto dove si sono tenuti i momenti conclusivi del progetto Ragiochiamo che ha visto coinvolti oltre 200 alunni delle classi prime e seconde dell’istituto, nonché la classe 3’B dell’insegnante Pavesi Silvia referente del progetto stesso durante tutto l’anno scolastico. Numerosissimi sono accorsi infatti i genitori e i nonni a giocare coi propri bimbi rispondendo calorosamente all’invito rivolto loro nelle settimane precedenti dalle varie insegnanti coinvolte. I bambini hanno così potuto mettersi alla prova spiegando ai loro cari le modalità di gioco dei vari materiali esposti in modo da ripercorrere gli argomenti affrontati nel programma durante l’anno. Ma non solo! Per saggiare il gusto della scoperta e le proprie capacità gli alunni hanno potuto cimentarsi anche in giochi nuovi e a loro sconosciuti rispetto a quelli proposti durante l’anno scolastico con un laboratorio itinerante tenutosi con incontri periodici attesi dai bimbi con grande entusiasmo. Il momento conclusivo di Ragiochiamo, come ha sostenuto l’insegnante Pavesi nei momenti di accoglienza dei familiari, “è un’opportunità per i genitori di vivere la scuola in modo totalmente differente dal consueto, un’occasione per rinsaldare il legame coi propri figli. Col gioco poi i bambini apprendono in modo naturale e spontaneo, privi di ansie da prestazione o da valutazione, sfruttando il cooperative Learning, ossia la possibilità di apprendere in gruppo o dal compagno ed il problem solving, cioè la capacità di provare a risolvere il quesito e raggiungere la meta tramite l’esperienza, andando per tentativi e anche fallendo poiché attraverso l’errore e la rivalutazione dell’errore si giunge ai risultati sperati. Sbagliare, sostiene l’insegnante Pavesi, fa parte del processo d’apprendimento e l’errore non va stigmatizzato, ma rivalutato! Giocare e sbagliare fanno parte della vita: nella vita si cade e poi ci si rialza e si riprova magari anche più forti di prima. Ragiochiamo è anche questo!”
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